visitare todi
VISITARE TODI
Un visita a Todi vuol dire lasciare il proprio mezzo (auto o bus) e godersi appieno l’aria, il paesaggio, l’arte di cui è ricca la bella cittadina umbra. Secondo un’antica leggenda Todi viene fondata dagli Umbri nel luogo scelto da un’aquila (oggi simbolo comunale), la quale lasciò cadere la tovaglia usata da futuri tuderti in atto di desinare, sulla cima soprastante la valle del Tevere.
Giunti in città, il primo incontro è il Tempio di Santa Maria della Consolazione, edificio costruito tra Cinque e Seicento, maestoso che toglie il fiato. Al suo interno si conserva un’immagine sacra, ritenuta miracolosa per aver ridato la vista ad un povero muratore cieco.
Si può proseguire a piedi e inerpicarsi verso il centro o, per i meno volenterosi, spostarsi con mezzi a Porta Orvietana e da lì salire con comoda funicolare. In ognuno dei due casi ci si ritrova in prossimità del tempio di San Fortunato, altro imponente edificio sacro. D’obbligo scattare una foto prima di intraprendere la bella e lunga scalata per accedervi (sosta anche per prendere fiato).
Arrivati di fronte alla facciata ci rende conto che è valsa ogni “fatica”. Il portale è semplicemente meraviglioso: fortemente strombato vi sono scolpite scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, Santi, Apostoli e ai lati una Annunciazione. L’interno, dal puro stile gotico, ospita ben tredici cappelle con affreschi, tra cui una bella Madonna con Bambino di Masolino da Panicale, dai colori soffusi. Nella cripta si conservano i resti di San Fortunato e altri Santi insieme a quelli di Jacopone da Todi.
Usciti dalla chiesa si può girare a sinistra e raggiungere la parte più alta della città dove si trova la Rocca, costruzione rotonda, vecchia fortificazione eretta nel 1373 da Papa Gregorio XI.
Tornando indietro con una brevissima passeggiata si arriva a Piazza del Popolo, considerata tra le più belle d’Italia: monumentale, ariosa, dove si concentra l’arte, la storia e lo splendore. Vi si affaccia la Cattedrale dell’XI secolo (all’interno in contrafacciata “Giudizio Universale” di Ferraù di Faenza) e i Palazzi comunali: Palazzo del Capitano, Palazzo del Popolo e Palazzo dei Priori. Negli ultimi due piani dei palazzi comunali si trova il Museo Pinacoteca. Notevole la sala delle ceramiche, affrescata agli inizi del Settecento con storie di Todi e con bella raffigurazione del territorio della città, realizzata nel 1612 dal pittore locale Pietro Paolo Sensini.
Si può proseguire verso Piazza Garibaldi per affacciarsi su un ampio panorama verso i Monti Martani e procedere poi per Corso Cavour. A sinistra di Porta Marzia si scende verso i Nicchioni Romani, quattro grandiose absidi a grandi blocchi di travertino che fungevano probabilmente da muro di sostegno alla parete collinare soprastante. Scendendo ancora si arriva alla Fontana di Scarnabecco, dal nome del podestà di Todi, messer Scarnabecco, che la fece costruire per abbeverare i cavalli offerti dal Comune ai cittadini che combattevano per la difesa della città.
Risalendo verso il Corso o la Piazza del Popolo la visita può proseguire tra vicoli e scorci suggestivi. In ogni caso si resterà colpiti dallo stato di conservazione, dal panorama che si apre a 360 gradi, dalla valle del Tevere all’Umbria più interna. E, se si capita tra agosto e settembre, sarà l’occasione per partecipare al Todi Festival, ricca manifestazione culturale di livello internazionale.
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