visita guidata spoleto

GITA TODI E SPOLETO

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Piazza del popolo todiMattina: visita guidata di Todi

La visita di Todi comincia con il Tempio di Santa Maria della Consolazione, maestoso edificio costruito tra Cinque e Seicento. Al suo interno si conserva un’immagine sacra, ritenuta miracolosa per aver ridato la vista ad un povero muratore cieco. Si prosegue verso Porta Orvietana e da lì si sale anche con comodo ascensore verso il centro per ritrovarsi in prossimità del tempio di San Fortunato, nella cui cripta si conservano i resti di San Fortunato e altri Santi insieme a quelli di Jacopone da Todi. Si raggiunge Piazza del Popolo, fulcro di Todi e considerata tra le più belle d’Italia. Vi si affaccia la Cattedrale dell’XI secolo e i Palazzi comunali: Palazzo del Capitano, Palazzo del Popolo e Palazzo dei Priori. Si può proseguire verso Piazza Garibaldi per affacciarsi su un ampio panorama verso i Monti Martani e procedere poi per Corso Cavour per scendere verso i Nicchioni Romani. Si arriva poi alla Fontana di Scarnabecco, dove si abbeveravano i cavalli dei cittadini che combattevano per la difesa della città. Numerosi i vicoli e gli scorci suggestivi.

Pranzo libero o in tipico ristorante.

Pomeriggio: visita guidata di Spoleto. guida turistica aspoleto

La visita di Spoleto, importante città umbra sede del Festival dei duo Mondi,  può iniziare dalla parte alta della città, dove si concentrano i maggiori monumenti e i segni del passato romano. Primo impatto visivo è quello della Rocca Albornoz, oggi sede del Museo Nazionale del Ducato; via del Ponte, fiancheggiata da un tratto di mura romane poligonali,  permette di arrivare di fronte al suggestivo panorama sul Monteluco e al Ponte delle Torri, acquedotto risalente al XIII-XIV secolo alto 76 metri e lungo 230. Il monumento più importante della città è sicuramente la Cattedrale di S. Maria del Vescovato (XII secolo), al cui interno si possono visitare la cappella Eroli con afferschi del Pinturicchio, il prezioso autografo di san Francesco a frate Leone nella cappella delle Reliquie e i notevoli gli affreschi del presbiterio di Filippo Lippi (1467-69) con storie della vita di Maria. Piazza del Mercato è il cuore della città romana e da qui si attraversa l’Arco di Druso, ingresso monumentale al ( 23 d.C.). Adiacente all’arco si trova la chiesa di S. Ansano  al cui interno è possibile visitare la suggestiva Cripta di S. Isacco (XII secolo. Addossati alla chiesa sono ben visibili i resti del tempio romano del I secolo.

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GUIDA TURISTICA SPOLETO

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La visita di Spoleto può iniziare dalla parte alta della città, dove si arriva comodamente percorrendo le lunghe scale mobili (accesso nei pressi di Porta Ponzianina) e dove si concentrano i maggiori monumenti e i segni del passato romano.

Primo impatto visivo è quello della Rocca Albornoz (m. 453), voluta dal cardinale Albornoz come punto di appoggio del dominio papale e realizzata da Matteo di Giovanello, detto il Gattapone, che progettò una costruzione rettangolare con sei torrioni. In seguito ampliata e decorata di affreschi, è oggi sede del Museo Nazionale del Ducato.

rocca albornoz spoleto

La via che costeggia la Rocca, via del Ponte, fiancheggiata da un tratto di mura romane poligonali,  permette di arrivare in pochi minuti a piedi di fronte al suggestivo panorama sul Monteluco e dal Ponte delle Torri.

Una passeggiata sul Monteluco (da lucus, ossia bosco sacro) permette di raggiungere suggestivi belvedere e piccole grotte di mistica atmosfera dove si ritiravano gli eremiti. Vi sorge il Santuario di Monteluco (773 mt), costruito su un primitivo insediamento francescano dove, secondo la leggenda, san Francesco fece sgorgare un pozzo d’acqua freschissima. Il santuario, oggi meta di pellegrinaggi, conserva la cappellina dove il poverello di Assisi si ritirava a pregare.

ponte torri

Il ponte delle Torri è una delle attrazioni di Spoleto. Si tratta di un acquedotto risalente al XIII-XIV secolo alto 76 metri e lungo 230, che doveva convogliare l’acqua nella parte alta della città e allo stesso tempo servire da accesso al Monteluco.

Si torna indietro a Piazza Campello e da qui si arriva presto in via dell’Arringo che apre una visuale straordinaria sul monumento più importante della città: la Cattedrale di S. Maria del Vescovato, facendo passare lo sguardo lungo una cortina di edifici quattrocenteschi, il Teatro Caio Melisso (1664), la ex chiesa di S. Maria della Manna d’Oro.

duomo spoleto

Il Duomo (XII secolo) ha in facciata una grande rosa centrale e un maestoso mosaico bizantineggiante (1207); un elegante portico rinascimentale immette all’interno modificato nel XVII secolo. Da vedere: la cappella Eroli con afferschi del Pinturicchio, la tomba di Fra Filippo Lippi, la cappella della Santissima Icona con l’immagine della Madonna donata alla città dal Barbarossa nel 1185, la Croce dipinta su pergamena di Alberto Sozio (1187), il prezioso autografo di san Francesco a frate Leone nella cappella delle Reliquie. Notevoli gli affreschi del presbiterio di Filippo Lippi (1467-69) con storie della vita di Maria.

arco di druso

Usciti dalla cattedrale si ha di fronte il Palazzo comunale, rinnovato nel ‘700. Si giunge presto a Piazza del Mercato (cuore della città romana) e da qui si attraversa l’Arco di Druso, ingresso monumentale al foro costruito nel 23 d.C. in onore di Druso, figlio di Tiberio. Adiacente all’arco si trova la chiesa di S. Ansano del XII secolo ma inserita su un edificio di culto del VII secolo (oggi in forme settecentesche). All’interno è possibile visitare la suggestiva Cripta di S. Isacco (XII secolo) con affreschi interessanti sulle pareti. Adossati alla chiesa sono ben visibili i resti del tempio romano del I secolo con cella e pronao con quattro colonne nella fronte.

cripta s. ansano spoleto

Da piazza della Libertà è possibile vedere i resti del teatro romano del I secolo (meglio visitabile dal monastero di S. Agata) e oggi riutilizzato per concerti e spettacoli.

Avendo a disposizione ancora tempo si può scendere attraverso la cosiddetta Traversa interna verso Corso Garibaldi, passando per Piazza Torre dell’Olio dove, secondo la tradizione, Annibale venne messo in fuga, durante l’assedio alla città, dagli spoletini con l’olio bollente e dove si slancia l’altissima Torre dell’Olio. In piazza Garibaldi sorge la chiesa romanica di San Gregorio Maggiore con portico del ‘500, al cui interno sono visibili affreschi medievali del XII secolo.

spoleto

Si è giunti così in prossimità del punto di partenza. Il percorso di visita si può effettuare anche in senso contrario. In ogni caso, riprendendo pullman o auto si possono ancora raggiungere le splendide chiese fuori le mura: San Pietro, la cui facciata è un capolavoro della scultura romanica umbra, la Basilica di S. Salvatore, il più antico edificio paleocristiano (IV-V secolo) con un suggestivo interno realizzato con materiale di spoglio, S. Paolo inter Vineas (X-XII secolo) con ampio ciclo di affreschi duecenteschi, San Ponziano dove secondo la tradizione fu sepolto il martire spoletino Ponziano, patrono della città.

guida turistica spoleto

Non si può infine non citare il Festival dei Due Mondi, fondato nel 1958 dal musicista Gian Carlo Menotti, che trovò proprio in Spoleto la città ideale dove l’opera, la lirica, la musica da camera, la prosa e il balletto fossero i protagonisti di un evento prestigioso e mondano di portata internazionale.

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GITA A SPOLETO E CASCATA DELLE MARMORE CON IL “CENTRO DELLE CULTURE E DELLE GENERAZIONI” DI ROMA

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E’ un bel martedì di giugno e con Giorgio, presidente del CSA (Casa delle Culture e delle Generazioni di Roma), ci incontriamo per una giornata da trascorrere tra Spoleto e la Cascata delle Marmore.

spoleto rocca albornoz

Spoleto, affascinante città romana, medievale e ottocentesca della Valle umbra meridionale, si apprezza in tutta la sua bellezza dall’alto del colle S. Elia, dove si arriva con un lungo tratto di scale mobili. Nella parte della città sono concentrati i monumenti più importanti: la Rocca Albornoz (1359), poderosa fortificazione oggi Museo nazionale del Ducato; il Ponte delle Torri, gigante in calcare costruito come acquedotto (XII secolo) per convogliare le acque nella parte alta di Spoleto e alla Rocca; affascinante la vista sul Monteluco, luogo sacro con suggestivi belvedere e piccole grotte di mistica atmosfera, dove oggi sorge il Santuario di Monteluco, costruito su un primitivo insediamento francescano e dove secondo la leggenda San Francesco fece sgorgare un pozzo d’acqua freschissima.

rocca albornoz spoleto

Con una breve camminata si scende a Piazza del Duomo, dove la via dell’Arringo conduce alla straordinaria vista sulla facciata della Cattedrale. Iniziato sul finire del XII secolo e profondamente modificato al suo interno nel XVII secolo, il Duomo presenta all’esterno la grande rosa centrale e il maestoso mosaico bizantineggiante del 1207. All’interno interessanti opere: la Cappella Eroli con affreschi del Pinturicchio, la Croce di Alberto Sozio (1187), la Santissima Icona (Madonna donata dal Barbarossa nel 1185 alla città di Spoleto per riconciliarsi con essa dopo la distruzione avvenuta nel 1155), gli affreschi del presbiterio di Filippo Lippi con le Scene di Vita della Madonna (1467-69).

duomo spoleto

La passeggiata prosegue verso l’Arco di Druso (23 d.C.), prova del passato romano, costruito nei pressi del foro romano e a fianco di un tempio del I secolo d.C., composto da una cella e da un pronao con quattro colonne sulla fronte.

loretta scarino

Un pranzo a base dei piatti locali nel centro di Spoleto è quello che ci vuole per riposare ed apprezzare le specialità della tradizione.

spoleto

SI prosegue così verso la Cascata delle Marmore, la più grande in Europa con i suoi tre salti e i suoi 165 metri di altezza. Sono le 16 e riusciamo ad assistere proprio all’apertura delle acque. Piove anche un pò, ma temerari affrontiamo il percorso n. 2 che permette di arrivare al secondo salto e vedere la cascata in tutta la sua energia.

cascata marmore

Soddisfatti di tanta bellezza decidiamo che è ora di rientrare. L’Umbria ancora una volta colpisce per il fascino dei suoi borghi, per gli spettacoli della natura e per il paesaggio incontaminato. A presto!

piazzale byron